Nuvole montate a lattescenza, qualcuna livida quasi a confondersi con quel ritaglio di fondale oscuro.
Altre, solitarie ed in fila come in esodo verso i monti muschiosi di fitto verde.
La luce, a fasce, tagliava feritoie nella coltre densa e malleabile,
illuminando la strada bagnata che come tagliente mi rendeva cieca a tratti.
Cieca, e stranamente sollevata,
come incantata, intrappolata in un sogno, tra le verdi gole liguri come labirinti.
POEMA (04)
(si compie un destino)