LISBOA
Grigio liquido del mattino cola lungo i muri sfatti delle case tutte del Chiado. L'Alfama con il sole del pomeriggio fa suonare le campane dorate della Sč. Rosso morente sulla cittą che tramonta dal mirador del castello di San Giorgio. Vento forte spira lungo il Tago fino a Belem, dove nel crepuscolo i navigatori del monumento si tingono di azzurro. Riflessi di specchi e azulejos nel caldo tepore dei locali, li, nella notte del Bairro Alto.
La guitarra portoghese che suona č un languore, che attraversa la sala, la stanza, la pelle, e si infila cupa nell'anima. Quante cose capisco in queste notti da Fado. Il mio cuore č nostalgia, quel che resta dopo il naufragio. Quanta pungente amarezza c'č nella bellezza di questa penombra di luci e corpi, che cola umida alla finestra. E trascinarmi senza un fine per le strade irte e contorte di questa cittą che č nostra per pochi giorni... mia questa maiolica bianca e blu sulla quale scrivere "non so".
Obrigada... |